L’Europa e l’App ecologica.

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É partito due anni fa e ora comincia a dare i primi frutti, stiamo parlando di MyGEOSS, terzo bando del progetto finanziato dalla Commissione Europea di durata due anni, nato nel marzo 2015, per sviluppare soluzioni web basate sul sistema GEOSS (Global Earth Observation System of Systems) in modo da creare servizi di informazione per i cittadini europei sul cambiamento che interessa l’ambiente in cui vivono.

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MyGEOSS richiedeva lo sviluppo di applicazioni innovative come promettenti strumenti tecnologici per sostenere la scienza dei cittadini, app basate su dati mobile o web-based, di tipo open ed appartenenti anche a domini diversi, rispondendo così alle varie esigenze dei cittadini.

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Lo scopo di questo bando era lo sviluppo di App di rilevanza europea che avrebbero dovuto fornire agli utenti informazioni quantitative e qualitative sul cambiamento dell’ambiente, (biodiversità, corsi d’acqua, zone costiere, ambiente costruito, aree verdi, foreste, terreni agricoli e colture), e sulla composizione atmosferica. Tutte le aeree di applicazione proposte avrebbero dovuto prendere in considerazione temi che affrontassero grandi temi ambientali o sociali su diverse scale geografiche.

La partecipazione era aperta a qualsiasi soggetto appartenente ai 28 Stati membri dell’UE più i paesi associati al programma Horizon2020.

La scorsa settimana il progetto ha presentato le trenta applicazioni selezionate che avranno il compito di sensibilizzare l’opinione pubblica e dar vita ad una nuova generazione di “sentinelle climatiche”.

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Anche se alcuni sono ancora allo stadio di prototipo, tutti i software presentati eseguono compiti specifici. Come eQUOS, un’applicazione che suggerisce all’utente se eseguire una specifica attività fisica all’aperto in una determinata zona basandosi sulle qualità dell’ambiente, come il clima, l’acqua, la composizione atmosferica. Altri sono rivolti ad un pubblico più specializzato, come ad esempio Loss of the Night, nata per rendere i dati sull’inquinamento luminoso raccolti dagli scienziati facilmente accessibili anche ai cittadini.

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Anche il Centro Comune di Ricerca dell’Esecutivo europeo ha presentato tre applicazioni sviluppate in-house: Invasive Alien Species in Europe per identificare le specie invasive che mettono a rischio l’ambiente europeo;

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MyNatura2000 per far conoscere ai cittadini le riserve naturali e le minacce che le affliggono e SenseEurAir che consente agli utenti di ricevere informazioni sulla qualità dell’aria, notificando i casi di superamento delle soglie di inquinamento.