Durante le festivitá natalizie si assiste ad un incremento di compravendita in rete dato dalla necessitá di risparmiare e dalla comoditá, visto il tempo sempre piú ridotto per andare per negozi.
Mai come in questi giorni la sicurezza informatica è argomento di attualitá, sia per le truffe sempre in agguato sia per gli hacker che possono approfittare della vostra presenza su internet per clonare qualsiasi cosa: dalle carte, alle foto, fino all’identitá stessa.
Innanzitutto dovete avere ben chiaro che non esiste software che si possa considerare sicuro, esistono solo livelli di sicurezza. Identificare e risolvere problemi di sicurezza in qualunque software è dunque una pratica ordinaria e comune. In maniera più o meno consapevole, quando installate gli aggiornamenti del vostro browser o del vostro smartphone state risolvendo uno o più problemi di sicurezza.
Questi aggiornamenti sono essenziali per rendere i nostri software resilienti ad attacchi informatici, senza i quali un attaccante potrebbe accedere ad importanti dati personali come password, email, SMS.
È per questo che le aziende stesse, sempre più spesso, rendono pubblici i dettagli relativi ai bug di sicurezza che vengono risolti in ogni successivo rilascio dei propri prodotti. Queste aziende non solo non nascondono tali bug, ma ne incentivano una “disclosure” responsabile da parte delle comunità dei cosiddetti “ethical hacker” (hacker “buoni”, white hat hacker, hacker etici).
Per quanto riguarda i vostri acquisti on line, la Polizia postale e delle comunicazione, in collaborazione con Subito.it, ha rilasciato un decalogo di semplici regole da tenere sempre a mente…
- Diffida dei prodotti troppo economici
Se il prezzo di vendita è molto più basso rispetto alla media degli altri siti o degli altri venditori, probabilmente c’è qualcosa che non va.
- Non accettare contatti al di fuori del sito di e-commerce
Che si tratti di un venditore professionale su eBay o di un privato su Subito.it, qualunque tipo di comunicazione al di fuori dai canali ufficiali dovrebbe immediatamente mettere in allarme.
- Raccogli informazioni sui prodotti anche da altri siti
Può capitare che le immagini a corredo di un annuncio siano dei falsi, ad esempio copiate dai risultati di una banale ricerca su Google. Per questo conviene approfondire un po’ la conoscenza del prodotto da acquistare.
- Leggi tutto l’annuncio (e non fidarti se è poco dettagliato)
Di solito un annuncio scritto in italiano corretto, completo di tutte le informazioni che vorremmo avere, è più affidabile di quelli eccessivamente sintetici.
- Attenzione ai dati personali
Per un truffatore alcune informazioni possono essere molto preziose – fra cui coordinate bancarie, codici Iban, date di nascita, codici fiscali e documenti d’identità – dunque è bene cederli solo a persone di cui sappiamo di poterci fidare. Questo vale per qualunque altra attività che avviene mediante la rete.
- Con i venditori dall’estero usa ancora più prudenza
Premesso che alcune piattaforme di compravendita online non prevedono rapporti con venditori esteri, in tutti i casi occorre alzare il livello di guardia se di chiede di effettuare il pagamento su un conto non italiano.
- Valuta se è il caso di preferire lo scambio a mano
Ovviamente dipende da dove si trova l’oggetto e da chi è il venditore, ma nel caso di una compravendita da un privato o da un negozio fisico non troppo distante potrebbe essere meglio concludere l’affare di persona.
- Non credere alle multe o alle sanzioni per direttissima
Una delle truffe più in voga negli ultimi mesi è l’invio di email o telefonate in cui il malvivente finge di essere un finanziere, un avvocato o un’autorità giudiziaria che deve richiedere il pagamento di una multa per qualche violazione legale.
- Affida il pagamento a un intermediario o a un servizio tracciato
In caso di truffa, esistono metodi di pagamento che consentono alle forze dell’ordine di risalire all’identità del malvivente. Tra questi ci sono i bonifici bancari oppure servizi come PayPal e Hype che tracciano le transazioni di denaro.
- Se viene proposto un servizio interno, chiediti se esiste davvero
Alcune piattaforme di e-commerce hanno un proprio sistema interno di gestione dei flussi di denaro, mentre molti altre ne sono sprovviste. Meglio diffidare dai versamenti su sistemi alternativi a quelli più conosciuti.