Se non centri l’obiettivo Apple taglia gli stipendi e non ci va con la mano leggera!
Nel 2016, infatti, le vendite annuali si sono attestate a 215,6 miliardi di dollari, il 3,7% al di sotto del target prefissato di 223,6 miliardi e l’utile operativo è stato di 60,0 miliardi, lo 0,3% al di sotto dei 60,3 miliardi di dollari di target.
I vertici hanno decisamente mancato l’obiettivo e l’Azienda di Cupertino non ha tardato a reagire tagliando gli stipendi ai vertici e persino all’AD Tim Cook.
Oltre allo stipendio fisso, la paga dei massimi dirigenti della Mela consiste soprattutto di premi e compensi che variano in base ai risultati raggiunti. La riduzione di questa parte variabile emerge dai documenti depositati da Apple presso la Securities and Exchange Commission, l’equivalente della nostra Consob, riportati da AppleInsider.
Apple dichiara che i pagamenti per il 2016 per il suo team di management risultano “significativamente inferiori” rispetto al 2015, come risultato del “forte allineamento” tra risultati e compensi previsto dai contratti dei manager.
Il chief financial officer, Luca Maestri, nel 2016 ha ricevuto uno stipendio di 22,80 milioni di dollari, rispetto ai 25,3 milioni dell’anno precedente, inclusi 20 milioni di premio in azioni. A Eddie Cue, il senior vice president, sono andati 22,81 milioni di dollari, contro i 25,05 del 2015. Il compenso dell’AD Tim Cook è calato del 15% a 8,75 milioni di dollari, a fronte dei 10,28 milioni del 2015. Cook però nei mesi scorsi ha ricevuto 1,26 milioni di azioni Apple, valutate in agosto 135 milioni di dollari, che erano precedentemente vincolate. Di fatto Cook ha incassato per il 2016 più di 140 milioni.
Sicuramente non avranno problemi a pagare le bollette ma per il 2017 saranno spronati ad impegnarsi un po’ di piú!