Gli esperti stanno lanciando l’allarme la cryptovaluta può creare dipendenza, tanto che in Scozia è nato il primo centro di riabilitazione per chi ha sviluppato questo tipo di disturbo.
Un po’ come per il gioco d’azzardo, mentre alcun investitori hanno guadagnato molto investendo in cryptovalute, molti altri (la maggioranza) al momento ha solo investito senza ancora raccogliere pochi frutti, se non nessuno.
Pare che a causare il problema si l’estrema altalena tipica delle valute digitali, questa provoca, nei dipendenti da trading bitcoin reazioni molto simili a quelle riscontrate nei dipendenti da gioco: dalla convinzione ad esempio di diventare ricchi in modo “semplice” e la speranza di riuscire a “vincere” al prossimo investimento, fino allo spendere buona parte dei propri averi o addirittura a ricorrere a prestiti. Spesso, come i giocatori d’azzardo, anche i dipendenti da trading sviluppano sbalzi d’umore, pensieri e azioni ossessive.
Ecco quindi perché, Chris Burn, uno dei terapeuti del centro scozzese che ha aperto nel Craig Castle Hospital di Edinburgo, ha affermato: “il mercato delle criptovalute è ad alto rischio e coinvolge molto i giocatori online. Questi avvertono una forte eccitazione e fuga dalla realtà, anche a causa dei sogni di ricchezza che una valuta come i Bitcoin fanno balenare in mente. Si tratta di una tipica situazione a bolla che va interpretata e seguita con estrema concretezza”.
Ma allora…Didi Taihuttu…sarà un visionario lungimirante o semplicemente l’ennesima vittima di una pericolosa dipendenza? Ai posteri l’ardua sentenza!