Ne parlano in tanti, è entrato prepotentemente tra i principali operatori e gestori di telefonia in Italia, scavallando l’Alpe.
Secondo le stime della tedesca Berenberg Bank e stando alle informazioni ricevute dagli analisti da Fastweb, TIM e WindTre, Iliad tra le richieste di portabilità (circa 250 mila entro fine giugno) e gli acquisti di nuove SIM (sarebbero tra 50 e 100 mila)… si arriverebbe ad un totale compreso tra 300 e 350 mila SIM Iliad nel primo mese dell’operatore, ossia circa 10.000 nuove SIM ogni giorno.
Il nuovo operatore, sin da subito, avrebbe posto l’accento sulla chiarezza e la trasparenza verso i clienti: durante la presentazione, il CEO Benedetto Levi ha più volte sottolineato che, a differenza dei suoi rivali, il nuovo operatore non avrà costi nascosti (segreteria telefonica, Mi chiami, etc) e punterà su tariffe economiche.
La copertura dovrebbe essere ottima in quanto Iliad non è un operatore virtuale, ha le proprie antenne, acquisite dalla vendita degli asset dopo la fusione Wind Tre. Anche se in molte zone condivide l’infrastruttura proprio con Wind Tre, inoltre, non ha accordi di roaming, ma ha realizzato una tecnologia di condivisione della rete nota come Ran Sharing.
Come mai un successo così esplosivo? Grazie ad una offerta di lancio aggressiva e a numero limitato con la quale si propone sul mercato italiano: un pacchetto proposto al primo milione di iscritti al prezzo di 5,99 euro al mese del quale questi utenti potranno godere per sempre. Molto più basso di quanto offerto dai concorrenti.
Alcuni punti deboli nella proposta ci sono…il call center a pagamento per chi chiama da un altro operatore, o non facilmente raggiungibile da tutti gli operatori (Tim e alcuni operatori virtuali), alcune zone ancora poco servite, alcuni siti sono bloccati o limitati perché alcuni indirizzi ip sono francesi…ma dovrebbero essere risoti appena la situazione dell’operatore si sarà normalizzata e rafforzata.