Per fortuna le scuole sono chiuse e per la maturità i giochi sono ormai fatti, perché se qualcuno avesse bisogno di fare ricerche oggi non avrebbe vita facile dato che la famosa enciclopedia online Wikipedia ha oscurato le pagine italiane!
Perché? Per protesta conto la riforma del Copyright che l’Unione Europea sarebbe intenzionata ad approvare. I punti in discussione sono due articoli l’11 e il 13.
L’articolo 11 riguarda la così detta “tassa sui link” (Link Tax) che costringerebbe le piattaforme online come Facebook e Google ad acquistare licenze dai media per poter proporre agli utenti link ad articoli e a notizie.
L’articolo 13, invece, riguarda la creazione di uno speciale filtro sui contenuti caricati sul web, che obbligherebbe a verificare tutto quanto caricato per evitare violazioni del copyright, e questo per tutto il web!
Wikipedia ritiene che questi articoli possano rivelarsi una minaccia per la libertà del mondo online, creando ostacoli all’accesso alla rete e alla ricerca di contenuti.
Una portavoce della Commissione Ue sottolinea poi che, anche con l’utilizzo di contenuti di parti terze come foto, «Wikipedia e altre enciclopedie online non ricadrebbero nell’ambito della proposta della Commissione». Una nota cui ha fatto subito seguito una controreplica: «Wikipedia non si è mobilitata solo per salvare sé stessa, ma per difendere la Rete libera. La comunità attiva vuole difendere la conoscenza libera e preservare il web come spazio aperto anche per le realtà con meno visibilità», così Maurizio Codogno ha risposto all’Europarlamento.
Accedendo a Wikipedia oggi ci si troverá, dunque, davanti ad una pagina che spiega i motivi del blocco e che chiede di unirsi alla lotta contattando direttamente gli europarlamentari.