Consigli per far emergere il vostro sito su Google

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KIEV, UKRAINE - JANUARY 10, 2015: Keyboard with Google logotype, printed on paper and placed on button. Google is USA multinational corporation specializing in Internet-related services and products.

Approdare sulla rete per chi ha prodotti da vendere oggi è un traguardo tanto naturale e inevitabile quanto impegnativo. Infatti, nascono diversi siti commerciali, ma non tutti ottengono i risultati sperati. Non è questione di fortuna: il buon posizionamento dei siti web, come potrebbe spiegarvi qualsiasi operatore di Webinabox.it (che peraltro per migliorare la visibilità fornisce alcuni pacchetti dedicati), è frutto di semplici ma efficaci strategie. Nessuno dice che sia un percorso breve e senza difficoltà od ostacoli, ma scalare le posizioni di Google è possibile. Basta essere scrupolosi e metodici.

Premessa necessaria
Fra i motori di ricerca, il più utilizzato del momento è senz’altro Google. Quindi è il caso di puntare a questo: figurare in cima ai risultati di una ricerca tematica che riguardi il settore di cui vi occupate. Infatti, la stragrande maggioranza dei naviganti – voi compresi, probabilmente – si ferma alla prima pagina delle tantissime consultabili grazie alla digitazione di qualche parola chiave. Ciò succede per un motivo elementare (oltre che per l’esigenza di risparmiare tempo): fra le prime 10-12 proposte c’è quasi sicuramente quel che si cercava. Ne consegue che riuscire a far apparire il vostro website in tale schermata significa, in un certo senso, essere arrivati a “destinazione”. Ma come si fa?

Uno: sfruttare gli strumenti di Google
Google dispone di parecchi accessori utili. A qualcuno potrebbero sembrare impropriamente dei “ninnoli”, ma non è così. Google Analytics, per esempio, è un tool che consente di verificare gratuitamente lo stato del traffico verso il vostro sito, quali sono le pagine più visitate, i tempi di lettura e altri dati fondamentali per la vostra crescita o eventuali correzioni di tiro.

Due: identificare gli errori
Anche per fare un monitoraggio delle imperfezioni presenti fra le vostre impostazioni grafiche (soprattutto se sono mobile friendly, e di questi tempi è opportuno che lo siano), c’è un aiuto validissimo messo a disposizione da Google: la Search Console. In questo modo sarà subito evidente su cosa concentrarvi: sbagli frequenti, titoli replicati o mancanti, tempi effettivi di caricamento delle pagine e una parte dedicata unicamente alle peculiarità e alle applicazioni concepite per i dispositivi portatili.

Tre: modernizza il sistema
Lo si diceva implicitamente poc’anzi, ma è meglio soffermarcisi un attimo: con la competitività che c’è in giro e con i progressi galoppanti che si vedono nel campo dell’informatica, non si può prescindere dal rendere il proprio sito compatibile con i tablet e gli smartphone. Qualche anno fa poteva sembrare un “capriccio” o un “lusso”, adesso – da aprile del 2015 – è diventato ufficialmente un fattore dirimente per un buon posizionamento all’interno dei motori di ricerca.

Quattro: l’importanza di una sitemap
È sostanzialmente un file XML contenente la totalità degli URL (messi in ordine) delle diramazioni di un website: la sitemap serve per l’appunto a comunicare a Google come è organizzato il vostro sito e quali sono le sue caratteristiche e i temi che tratta. Una volta elaborata, dovrete mandarla alla Search Console perché la “studi”.

Cinque: occhio alle keywords
Ecco un altro punto che abbiamo implicitamente lambito prima: per l’ottimale posizionamento dei siti web sui motori di ricerca è necessario individuare le queries giuste (quelle che scrivono gli utenti nella barra di ricerca per informarsi sul campo di cui vi occupate) per farne delle parole-chiave efficaci (nell’ambito della materia da voi trattata) e usarle sapientemente. Solo così il vostro indirizzo spunterà ai vertici del ranking. I vostri articoli dovranno incentrarsi proprio su tali parole.

Sei: iscrivetevi alle directories
Identificare la directory giusta, quella che agevola il percorso di navigazione, è importante. Quella più gettonata e, in generale, idonea per Google è DMOZ.

Sette: pianificare una link building
Nessuno può sapere quanto saranno benefici i risultati, ma intanto provare a migliorarli attraverso il contatto e la condivisione con altri siti rimane un buon metodo. La cosiddetta link building si basa sullo scambio di cortesie fra siti affini (e non in competizione, chiaramente): voi pubblicate il loro indirizzo e loro il vostro.

Otto: non perdere di vista la SERP
Dato che tutto cambia velocemente in campo informatico, meglio monitorare con attenzione le eventuali modifiche di Google sui criteri di ricerca. Insomma: se eravate al top, ci siete ancora?

Nove: perfezionare le URL
Con i plugins si possono fare tante cose. Per esempio, rendere più efficaci le URL, nonché i metatitles, che sono d’aiuto per la reperibilità.

Dieci: non stancatevi di ravvivare
Il vostro sito va aggiornato con costanza. Non solo i testi, pure il suo aspetto esterno. E rendetelo sempre maneggevole e rapido.

Sei sicuro che il tuo sito sia ben indicizzato?