Preservare testi e informazioni che si accumulano è fondamentale. Purtroppo l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, quindi meglio mettersi al riparo anzitempo.
Oggi i computer sono i preziosi custodi di un’infinità di dati, sia personali, sia inerenti alla propria attività, sia – su un piano ancor più vasto – aziendali. Pensateci un attimo: questi strumenti, utilissimi per la creazione di testi e/o sfondi e al reperimento di articoli, missive elettroniche, fotografie, filmati sepolti chissà dove all’interno di un hard disk hanno anche la fondamentale funzione di immagazzinare, catalogandolo (se siamo ordinati), tutto questo materiale. La sua mole, tra l’altro, diventa sempre più vasta: che succederebbe se lo perdeste, anche solo in parte? Sfortunatamente i virus – per quanto proviamo a difendercene – sono continuamente in agguato (e in costante evoluzione), pronti a corrompere dei contenuti accuratamente conservati e, in taluni casi, magari pure dimenticati; esiste inoltre la malaugurata eventualità di smarrire il proprio pc, o di subirne il furto. Meno traumaticamente, esistono purtroppo anche le cancellazioni accidentali e ulteriori indesiderabili eventi quali urti, cadute o guasti. La soluzione più semplice? Un backup professionale, fra quelli di varie capacità che potrebbe consigliarvi Giga.it.
Le conseguenze della perdita
Non disporre più dei dati con i quali si lavora è un enorme problema per un privato o per un libero professionista, figurarsi per un’impresa. Spesso in un comune laptop sono stipati progetti, ordini, preventivi, generalità dei clienti, fatturazioni, database: sono file importantissimi, la cui compromissione si traduce, nei casi più gravi, in affari che vanno a monte o addirittura fallimenti; disastri economici che possono perfino peggiorare nel tentativo – spesso vano – di recuperare ciò che è stato rovinato.
I vantaggi oggettivi del backup
Per proteggere i vostri archivi (e magari criptarli), dunque, è opportuno prendere una buona abitudine: effettuare periodicamente un backup. Deve essere un’operazione applicata spesso, non solo settimanalmente, bensì quotidianamente, e bisogna programmarla e studiarla nel migliore dei modi. Anzi, non sarebbe sbagliato sincerarsi se il sistema prescelto sia in grado di monitorare velocemente i risultati, in modo da non dover ricorrere comunque alle copie conservate, in caso di errore. Le indicazioni di un esperto, a tal proposito, sono sicuramente ben accette.
Per le aziende è necessario
Forse a un normale pc basta il trasferimento occasionale su un hard disk esterno; ma in una rete aziendale, che passa pure per un server condiviso, la faccenda è più complicata. I documenti possono passare più volte in una sola giornata da un impiegato all’altro, il che implica una “scopertura” rischiosa.
Alcune buone idee
Le dotazioni alle quali non si dovrebbe rinunciare in sostanza non sono molte. Ci vuole anzitutto un server, un drive (ma va bene pure un Network Attached Storage, altrimenti detto NAS), un tape changer (per ora impiegato meno) o un cloud, in grado di salvare più volte i dati sensibili. Poi un software a pagamento per il backup professionale, senz’altro più affidabile di quelli integrati per i salvataggi automatici e possibilmente capace – come si accennava – di controllare l’operazione durante il suo svolgimento. Ovviamente, una manutenzione regolare delle apparecchiature è irrinunciabile, se non si vuole incappare in brutte sorprese. Infine, un buon antivirus: i malware possono intaccare anche le copie e ciò che le ospita.
Altri accorgimenti utili
Soprattutto nel caso di una società e dei suoi uffici, sarebbe buona norma usare differenti “apparati di stoccaggio”, sì da garantire la sopravvivenza delle informazioni persino se dovesse essere danneggiata la fonte. Un’ipotesi assolutamente non auspicabile: che si fa se c’è un incendio o un crollo nei locali in cui lavorate? Tutto potrebbe sparire. È per questo che dislocare i supporti è imprescindibile.
Quali gli elementi da valutare per la scelta?
Si può attingere fra varie tipologie di sistemi di backup, bisogna solo stabilire a priori quali siano le più adatte a voi (e talvolta è meglio eleggerne più di una), pure per ottimizzare i tempi aziendali, ai quali, in condizioni di compatibilità tecnica, le operazioni in questione andrebbero sincronizzate. È bene sapere che i costi variano a seconda del servizio richiesto: uno storage di grandi dimensioni, è chiaro, costa di più, analogamente alle esigenze di ripristino: i dati, in caso di problemi, dovranno tornare disponibili subito o si potrà aspettare un po’ senza gravi conseguenze? L’organizzazione di una strategia comporta, in più, decisioni sul tipo e sul numero dei supporti e delle copie. Un’altra variabile riguarda la possibilità di ripescare dati più o meno vecchi: sarà sufficiente riprendere dati settimane addietro? O di anni? Dopodiché, dovreste concertare con i responsabili la frequenza degli aggiornamenti: per una grande struttura meglio che avvengano più di una volta al giorno, se non in tempo reale.
Vi siete mai preoccupati di fare dei backup?