Il GDPR colpisce anche i colossi USA, infatti Google, Facebook, Twitter e Microsoft si stanno impegnando per facilitare la comunicazione o il trasferimento dei dati personali da una piattaforma all’altra.
La portabilità delle informazioni degli utenti è infatti un requisito introdotto con il Regolamento generale sulla protezione dei dati di Bruxelles, secondo il quale all’utente dovrebbe essere garantito il diritto “di ricevere i dati personali che lo riguardano, che questi ha fornito a un controllore, in un formato strutturato, comunemente usato e leggibile da una macchina”, per eventualmente trasmetterli a un altro servizio.
Per rispondere a questa esigenza i grandi del web si sono impegnati nel “Data Trasnfer Project”, si tratta di una collaborazione tra organizzazioni impegnate nella creazione di un framework comune con codice open source in grado di connettere due provider di servizi online, consentendo una portabilità dei dati senza interruzioni e diretta da parte dell’utente tra le due piattaforme. In poche parole un progetto che renderà più facile per l’utente ritrovare le informazioni che lo riguardano e trasferire o condividere i propri dati, in modo da poter trovare a chi ne ha fatto richiesta foto, video e altri contenuti in due o più social network.
Il progetto è stato creato nel 2017 per creare una piattaforma di portabilità dei dati open-source e service-to-service in modo che tutte le persone sul web possano facilmente spostare i propri dati tra i fornitori di servizi online ogni volta che lo desiderano.
Alla base c’è la convinzione che la portabilità e l’interoperabilità siano fondamentali per l’innovazione, faciliti la concorrenza, consenta alle persone di provare nuovi servizi e di scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze. Il progetto è nelle sue fasi iniziali e i creatori e le aziende che vi partecipane (Google, Facebook, Twitter e Microsoft) si auspicano che saranno coinvolte sempre più organizzazioni ed esperti.